4/15/2021

Quali sono le migliori tecnologie sul mercato per purificare l’aria da virus e batteri?

La pandemia di Covid-19 che ha paralizzato il mondo negli ultimi 16 mesi ha evidenziato la necessità di prestare sempre più attenzione alla qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti chiusi. Tuttavia c’è una gran confusione sulle tecnologie a disposizione e gli accorgimenti da tenere in considerazione. Come scegliere la tecnologia ed il prodotto più adatto per le mie necessità?

Il 2020 è stato un anno che a caro prezzo ci ha fatto imparare quanto sia importante mantenerci in salute e quanto questo dipenda anche dalla qualità degli ambienti in cui viviamo. Gli oggetti che tocchiamo, le superfici su cui ci appoggiamo e l’aria che respiriamo possono essere contaminate con agenti patogeni come virus, batteri, microbi, spore e agenti inquinanti. Questo purtroppo vale sia per gli spazi pubblici, che per gli ambienti privati di casa nostra o del nostro ufficio. La qualità dell’aria negli ambienti indoor è molto importante, dato che in questi ambienti passiamo la maggior parte del tempo.

Seppur queste premesse siano ormai chiare a tutti, emergono spesso domande del tipo:

-Cosa vuol dire esattamente purificare l’aria?
-Ogni quanto devo farlo?
-Qual’è la tecnologia più adatta?
-Quali rischi comporta l’uso dell’ozono o della luce UV?

Questo articolo non ha velleità di divulgazione scentifica quindi non entreremo in tecnicismi e argomentazioni da laboratorio. Il nostro obiettivo è semplicemente condividere le informazioni che abbiamo raccolto in questi mesi di ricerca.

Cosa vuol dire purificare l’aria di ambienti indoor?

Distinguiamo fra filtrazione, purificazione e sanificazione.

La filtrazione rimuove solo particelle di dimensioni relativamente grandi. A meno che non vengano usati filtri professionali, questa tecnica rimuove solo la polvere e pulviscolo dall’aria. E’ importante ricordare però, che i filtri vanno periodicamnte puliti e sostituiti, altrimenti il suo funzionamento è compromesso se non addirittura dannoso.

Purificare l’aria vuol dire rimuovere da essa anche spore, muffe ed agenti inquinanti (VOC). Un buon filtro HEPA è in grado di bloccare fino al 99% delle particelle di dimensione superiore ai 0,3 micron. Giusto per avere un ordine di grandezza un virus ha dimensioni che variano da 0,5 a 0,02 micron.

Lo step ulteriore è quello della sanificazione, che prevede l’eliminazione anche degli elementi patogeni quali virus e batteri. Per ottenere questo livello sarà necessario combinare l’effetto di più tecnologie in modo da intervenire su tutti gli ementi che compongono l’aria che normalmente respiriamo.

Quale tecnologia scegliere

Negli anni sono state sviluppate varie tecniche e tecnologie. In questo articolo ci concentriamo solo su quelle che non prevedono l’uso di sostanze chimiche ma che sfruttano processi naturali. Ritengo molto importante poter utilizzare quello che la Natura ci mette a disposizione e ci insegna.

UV

La luce solare ha uno spettro composto anche dai ultra-violetti. Ci sono particolari lunghezze d’onda degli ultra-violetti che hanno una potente azione virucida e battericida. Negli anni sono state messe a punto varie sorgenti luminose in grado di emettere raggi UVa ed UVc ma la loro resa dipende molto dalla modalità di applicazione.

PCO

La foto-ossidazione catalitica (fotocatalisi o PCO) è un processo chimico naturale, un insieme di reazioni fotochimiche in grado di attirare e trattenere le molecole d’acqua sospese nell’aria e insieme catturare anche polveri sottili (PM10) altri particelle inquinanti sospese, fino a farle precipitare rendendole inerti. Tale processo è sfruttato per purificare l’aria riducendo la concentrazione di particelle inquinanti, batteri e virus sospesi in aria.

Ionizzatore

Lo ionizzatore è un’apparecchiatura in grado di caricare negativamente le particelle dell’aria che vi passa attraverso. Le particelle cariche negativamente acquisiscono un potere ossidante elevato e svolgono un’azione distruttiva nei confronti di polveri, acari, batteri, muffe e funghi, sia in aria che sulle superfici.

Ozono

L’ozono è un gas instabile comunemente presente in Natura, la cui molecola è formata da tre atomi di ossigeno. La sua straordinaria efficacia sterilizzante è nota fino dalla metà del XIX secolo, tanto da renderlo tutt’oggi ampliamente utilizzato sia in ambito medico con l’ossigeno-ozonoterapia, sia in quello industriale per disinfettare ambienti e cibi, eliminando virus, batteri e funghi, senza che vi siano effetti collaterali o residuali.

In Italia il Ministero della Sanità ha riconosciuto l’efficacia dell’Ozono come Presidio Naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati da batteri, virus e spore.

Con che frequenza è necessario purificare l’aria?

Gli esseri umani sono potenzialmente portatori di patogeni. Anche se un ambiente viene sterilizzato, dal momento che vi entra una persona non può più essere considerato incontaminato.

L’ideale sarebbe avere una attività di sanificazione continua compatibile con la presenza di persone ed effettuare interventi più radicali nei momenti in cui in quegli spazi non stazionano persone.

La tecnologia PCO e la ionizzazione sono consigliabili per una sanificazione continua, mentre l’ozono e la luce UVc non schermata sono ideali per interventi in assenza di persone.

Quali rischi comporta l’uso dell’ozono o della luce UVc?

L’ozono, anche a livelli superiori a 0,2 ppm non è dannoso per la salute. Solo ad alte concentrazioni e per lunghi periodi di esposizione può diventare dannoso per le vie respiratorie. Dopo aver agito il gas si trasforma in ossigeno senza lasciare alcun residuo, rendendo l’ambiente nuovamente fruibile in sicurezza.

La luce UVc diretta è dannosa per l’occhio umano, pertanto la sorgente luminosa non può restare scoperta e visibile se ci sono persone nell’ambiente circostante.

Con le dovute precauzioni, nessuna di queste tecnologie è dannosa o pericolosa.

La respirazione è alla base della nostra salute. Per questo dovremmo tutti sviluppare una maggiore consapevolezza dell’aria che respiriamo e di come mantenerla pulita. La scelta di quali prodotti, tecnologie e soluzioni dovrebbe essere ben ponderata e supportata da personale esperto, non dall’estetica del prodotto o da mode del momento.

L’aria è vita, non sarebbe bello sapere di respirare aria pura?

Voi avete adottato qualche soluzione per sanificare gli ambienti che più frequentate in questo momento delicato? Cosa vi ha spinto verso la scelta fatta?